La comunicazione come servizio (al) pubblico

15,00


Autore:
Giuseppina Sabina Laguidara
Pubblicazione:
07/2021
Formato: Libro
Dimensioni:
 16×23
Numero pagine: 90

COD: 9788869021336 Categoria:

Descrizione

In molti si chiedono quale sia il modo per fare sì che un cittadino si senta parte integrante del contesto politico in cui vive e in tanti hanno difficoltà nel dare una risposta.
Ebbene, Giuseppina Laguidara, in questo testo, riesce in modo mirabile a tracciare il cammino che porta alla soluzione: solo con una buona comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadino si riuscirà a far sentire quest’ultimo come parte integrante di un percorso politico a cui proprio gli utenti danno vita, esprimendo i propri consensi a coloro che delegano a rappresentarli. 
Molti sono gli strumenti previsti dalla legge affinché il cittadino possa essere messo al corrente di ciò che succede nella casa comunale, ivi comprese le relazioni semestrali del Sindaco e i molteplici altri adempimenti richiesti dalle normative vigenti agli amministratori della “cosa pubblica”.
Inoltre, ci sono leggi, ad esempio la 150 del 2000, che vincola alcuni Comuni, i più grossi, e permette ai più piccoli di consorziarsi al fine di avere al proprio interno una figura particolare su cui possa roteare la “turbolenta” macchina della comunicazione.
Questa figura è l’addetto stampa dell’Ente, che a volte per chi non ne percepisce l’importanza, potrebbe sembrare di secondo piano ma che, invece, riveste un ruolo fondamentale, previsto dall’art. 4 della legge in questione, attraverso cui l’utente soddisfa il diritto di conoscere cosa succede all’interno delle mura comunali. Non a caso, Giuseppina Laguidara, nel primo capitolo del libro tratta “Il processo evolutivo del ruolo della comunicazione nella Pubblica Amministrazione” proprio perché la comunicazione nella P. A. è fondamentale nella salvaguardia del ruolo democratico di un Centro. 
Coloro che vengono eletti dovrebbero entrare nell’ottica di far parte di una società per azioni, di cui il maggiore azionista è proprio il popolo sovrano.
E su questo piano che la Laguidara pone il suo concetto di democrazia di un Ente pubblico. Invero, negli ultimi anni si sono fatti parecchi passi avanti nel cammino comunicativo.
Si comincia dalle bacheche agli Albi Pretori, dove è obbligatorio esporre alcuni tipi di documentazione, in modo da darne la massima divulgazione e fare sì che chiunque, se titolato, sia messo a conoscenza ad esempio, di: capitolati di spesa, gare d’appalto, ribassi a base d’asta, affidamenti fiduciari, nomine ed altro e, quindi, in condizione di fare eventuale opposizione o comunque di essere, in anteprima, a conoscenza di quanto giri attorno a materie come: capitolati di spesa, gare d’appalto, ribassi a base d’asta, affidamenti fiduciari, nomine ed altro. Ancor oggi, tuttavia, permangono tante lacune, che spesso comportano una certa rassegnazione, frutto di mancata conoscenza, dei cittadini/utenti. Per questo rimane di fondamentale importanza un uso costruttivo e oculato della comunicazione istituzionale affinché tutti possano sentirsi protagonisti e parte integrante di una comunità.
Purtroppo, molto è stato fatto, ma la via da percorrere ha ancora qualche sentiero tortuoso e si spera che al più presto, con l’ausilio di figure di supporto, si possano raggiungere anche nella comunicazione livelli ottimali.
Desidero concludere con una esortazione agli amministratori, di non lesinare nei bilanci comunali, proprio sul capitolo comunicazione, perché questa è alla base dell’essere comunità. Senza una buona comunicazione l’Ente pubblico perderebbe il suo ruolo di sintesi che la comunità gli ha delegato.
A cosa serve operare bene se poi nessuno ne è a conoscenza? E’ una fatica che non avrebbe senso e Giuseppina Laguidara lo ha compreso perfettamente scegliendo di trattare in questo libro, frutto di un’eccellente tesi di laurea in Diritto amministrativo, un argomento così importante qual è la comunicazione intesa come servizio (al) pubblico.
Ad maiora semper, ad una bellissima persona, oltre che una cara amica, di grande cultura e competenza.

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